In occasione dell'importante vertice dell'Upi Unione Province Italiane in programma per oggi, che avrà come tema il futuro degli enti e come obiettivo quello di riportarli a come erano prima della riforma Delrio con l'elezione diretta di presidenti e con piene competenze, il consigliere provinciale Coordinatore di Noi con l'Italia Fr Gianluca Quadrini interviene sul tema sostendendo che è assolutamente necessario in questo momento un incontro tra Upi e Governo per fare il punto della situazione, dal momento che la riforma 56/14, cd. Legge Delrio, ha mostrato tutti i suoi limiti in termini di efficienza, semplificazione e rappresentanza, al punto tale da rendere gli enti, divenuti di secondo livello e di raccordo e coordinamento temporaneo, nelle more di una loro definitiva soppressione, centri dormienti, confusi ed impossibilitati ad agire su qualsivoglia fronte residuo, non avendo quattrini in cassa.
"La riforma ha scaricato sui sindaci le criticità di carattere istituzionale, organizzativo e di bilancio. Di fatto sono state sottratte risorse per l’erogazione dei servizi essenziali ai cittadini, per la messa in sicurezza scuole e delle strade, mortificate le politiche ambientali e di salvaguardia dei territori-afferma Quadrini.È necessario intervenire urgentemente sull’assetto degli enti mettendo in sicurezza scuole e delle strade, quelle politiche ambientali mortificate e salvaguardare i territori.
E' ora di rispettare l’esito referendario del 4 dicembre 2016 e di far tornare gli enti territoriali come province e Città metropolitane a essere rappresentativi come un tempo, prima cioè della Legge Delrio del 2014.Serve restituire funzioni, competenze e dignità istituzionale alle province e alle città metropolitane che rappresentano enti intermedi fondamentali tra i piccoli comuni e le regioni. Occorrono più fondi: dal 2013 al 2017 lo stato ha tagliato 5,2 mld di euro a questi enti che non riescono più a rispondere ai servizi primari per i cittadini come sicurezza strade, ponti, scuole, manutenzione dei beni pubblici.
Chiediamo di ripristinare le funzioni fondamentali delle province in una legislazione ante Legge Delrio e il ritorno all'elezione diretta dei rappresentati per dare la possibilità ai cittadini di scegliere da chi essere amministrati e il fondamentale recupero delle risorse economiche che via via lo stato ha tolto lasciando questi enti in una situazione di dissesto e grave difficoltà.
La provincia di Frosinone ha poi delle proprie peculiarità rappresentate dall’ampiezza territoriale, dai km di strade, dai 91 comuni che sono le colonne portanti del nostro territorio".
Ecco perché secondo Quadrini l’ente provincia deve ritornare ad essere il primo punto di riferimento della nostra terra, e l'opzione del momento di prorogare l'incarico ai soli presidenti quasi fossero dei commissari fino ad ottobre 2019 potrebbe risultare 'non fruttifera sotto diversi aspetti'.

Ufficio stampa
Gianluca Quadrini
Consigliere provinciale
Coordinatore Noi con L'Italia Fr


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