Una stangata, secondo le stime della CGIA Mestre, da quasi 5 miliardi di euro per il tessuto produttivo e commerciale italiano, che colpisce imprese e partite iva. Tanto si troveranno a pagare gli imprenditori entro il 16 dicembre per Imu e Tasi.

Il peso fiscale maggiore grava sugli albergatori, a seguire i proprietari dei grandi magazzini commerciali, le grandi industrie, gli artigiani e i piccoli imprenditori, i liberi professionisti con uffici e studi privati e i commercianti. Si aggiungono, poi, adempimenti per la liquidazione iva, versamento ritenute Irpef, contributi previdenziali e pagamento tredicesime dei lavoratori dipendenti.

“Il peso delle tasse sugli immobili commerciali e produttivi è salito in modo increscioso negli ultimi anni -afferma il consigliere provinciale di Forza Italia Gianluca Quadrini- Tutto ciò ha dell’incredibile. Accanirsi fiscalmente su questi immobili come è avvenuto in questi ultimi anni non ha alcun senso, se non quello di fare cassa, danneggiando l’economia reale del Paese e, conseguentemente, l’occupazione. Ecco in quale situazione inaccettabile si è giunti, oggi, in Italia, a causa di un malgoverno accentratore ed autoritario, e dove tuttora ancora si persevera con il quarto esecutivo non eletto dal popolo, nonostante 32milioni di italiani, il 4 dicembre scorso, abbiano rivendicato chiaramente il loro inviolabile diritto al voto”.

“Per moltissimi imprenditori non sarà facile recuperare la liquidità necessaria per onorare tutte queste scadenze. Davvero troppe. Spia questa che la crisi non accenna a finire” -conclude amareggiato Quadrini.

Ufficio stampa
Gianluca Quadrini
Consigliere provinciale di Forza Italia


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