L’incendio che ha interessato il termocombustore a San Vittore del Lazio ha costretto i sindaci di San Vittore, Cassino, Cervaro e Rocca d’Evandro a firmare ordinanze di divieto di utilizzo dell’acqua, del pascolo, della raccolta di ortaggi e della esposizione di vestiario. Sul caso è intervenuto il consigliere provinciale capogruppo di Forza Italia e presidente della XV Comunità montana di Arce ing.Gianluca Quadrini che ha sottolineato la gravità delle conseguenze ambientali già disastrose dei territori limitrofi e soprattutto quelle altrettanto severe sia per gli allevatori, che per gli agricoltori impossibilitati a raccogliere i prodotti della terra. “La diffusione di quantitativi più o meno significativi di sostanze inquinanti nell’aria e nel suolo sta creando preoccupazione tra la popolazione nonostante i dati rassicuranti delle indagini effettuate. Infatti, le centraline di rilevamento sono arrivate 15 ore dopo il fatto e le rassicurazioni dell’assessore Buschini secondo cui l’Arpa ha registrato valori sotto i limiti, non bastano a placare l’apprensione dei cittadini per questa ennesima bomba ambientale, dalle conseguenze ancora incerte che rischia di rompere il già precario equilibrio nel ciclo dei rifiuti del Lazio”.

“Questo fatto è la chiara dimostrazione della mala gestione regionale dei rifiuti che mette in pericolo la provincia di Frosinone, completamente abbandonata da chi dovrebbe curare i suoi interessi e tutelare la salute pubblica. La Ciociaria è divenuta schiava della spazzatura romana mentre l’assessore regionale ai rifiuti Buschini continua a far finta che tutto vada bene, limitandosi finora al gioco dello scaricabarile addossando le responsabilità sulla sindaca pentastellata Raggi poiché l’impianto di San Vittore è controllato in parte da Acea spa e in parte dal comune di Roma. La decisione che ha permesso l’aumento della quantità di rifiuti bruciabile nell’impianto di San Vittore va a discapito della salute degli abitanti del posto e dei paesi limitrofi. Senza dimenticare che purtroppo il nostro territorio smaltisce rifiuti in quantità maggiore rispetto al quantitativo prodotto”.

“Anche se sono ancora da stabilire gli eventuali problemi che l’incendio, fosse pure solo per una futura capacità ridotta di lavorazione da parte del termocombustore, avrà sul ciclo dei rifiuti del Lazio, considerando che non vi sarebbero altri siti dove conferire il cdr prodotto dai diversi impianti di trattamento dei rifiuti, non significa che diminuiranno le difficoltà future continuando l’impianto a lavorare a regime. Questo è ancora più grave”.-conclude indignato Quadrini.

Ufficio stampa

Gianluca Quadrini
Capogruppo Forza Italia Provincia
Presidente XV Comunità montana


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