Il consigliere provinciale capogruppo di Forza Italia e Presidente della XV Comunità montana Valle del liri l’ing.Gianluca Quadrini interviene sulla drammatica situazione che sta riguardando lo stabilimento militare propellenti di Fontana Liri, leader nella produzione di nitrocellulose, nitroglicerina e polvere sferica, dove per mancanza di personale e dirigenti la produzione è bloccata. Per tal motivo Quadrini ha presentato una richiesta all’on. Maurizio Gasparri affinchè si possa trovare una soluzione nei tempi più brevi possibili impedendo il vanificarsi di un progetto di lavoro e d’impresa che voleva dare seguito a una lunga e gloriosa storia dello stabilimento, nato nel 1893, efficace produttore di propellenti, energia elettrica e ricco di sorgenti d’acqua.

“E’ assurdo constatare quanto sta accadendo allo stabilimento militare fontanese –dichiara Quadrini- fiore all’occhiello della produttività della galassia dell’Agenzia Industriale Difesa, che per anni ha portato risultati positivi impressionanti grazie a sistemi impiantistici innovativi e ad una cultura di civiltà che qui vige, dove l’uomo è un uomo non un semplice ingranaggio del ciclo produttivo, e come tale va pertanto tutelato. E’ necessario incrementare il personale, sostituire i pensionamenti individuando urgentemente figure dirigenziali per questa realtà storica ciociara che non può morire in questo modo, con il pericolo di gravi ripercussioni sull’intero territorio della provincia di Frosinone che soffre già una crisi drammatica”.

Al momento difatti, nello stabilimento propellenti sono stati limitati, allo stretto necessario, gli interventi di manutenzione, in mancanza della figura responsabile del servizio protezione e prevenzione e, inoltre, di dirigenti incaricati della programmazione e supervisione delle lavorazioni. A fronte di una progressiva riduzione del personale in organico per pensionamenti e per l’inevitabile invecchiamento della totalità degli impianti, la direzione generale ha provveduto ad ammodernare solo alcuni dei suddetti impianti e ad assumere, a tempo determinato, lavoratori destinati al ciclo produttivo. Quest’ultimo provvedimento ha richiesto una lunga e adeguata formazione professionale per la delicata lavorazione dei propellenti. Oggi tale formazione si è rilevata vana in seguito al mancato rinnovo del contratto di lavoro dopo due anni dall’assunzione.

 Fontana Liri, 4 settembre 2017

Ufficio stampa

Gianluca Quadrini


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