Si é concluso con grande successo il Master in Criminologia e Scena del Crimine che si è tenuto presso la XV Comunità Montana Valle del Liri ad Arce, organizzato in collaborazione con la Fondazione Marco Tullio Cicerone ed accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Frosinone per 15 crediti. Il corso ha inteso formare dei veri Professionisti con una preparazione multidisciplinare ed interdisciplinare in grado di compiere attività investigative e analisi socio-criminologiche sulla scena del crimine.

L’Ente formativo è l’agenzia accreditata presso la regione Toscana, Afram. Il corso, a cui hanno preso parte molti Avvocati, Professionisti e Docenti di grande spessore della provincia di Frosinone sta facendo il giro d’Italia, avendo suscitato molto interesse per la sua praticità.

“Abbiamo voluto organizzare un corso di alta formazione con la partecipazione di Docenti con un curriculum di grande prestigio –dichiara soddisfatto il Presidente dell’ente montano ing. Gianluca Quadrini- Ringrazio il criminolgo Dott. Antonio di Dio, esperto sulla scena del crimine, l’Avv. Paolo Sardelliti che ha svolto la parte Penale e il dott. Piero Iafrate responsabile scientifico del corso nonché giurista, studioso di crimini e parafilie, nonché tutti i discenti.  Oltre all’impiego ed uso di Strumentazione Tecnica sulla Scena del Crimine, di Fotografia Giudiziaria si è assistito ad esercitazioni pratiche alle quali mi sono prestato facendo volentieri da cavia. Un doveroso ringraziamento va al Corpo della Polizia Locale di Arce e alla Confraternita Misericordia di Roccasecca con l’Avv. Angela Caprio per la gentile collaborazione”. Diverse sono le iniziative formative organizzate dall’ente di Via Borgo Murata in collaborazione con altri enti ed altre sono in cantiere. “Abbiamo costituito una bella realtà –aggiunge il presidente Quadrini- che sta procedendo a ritmo spedito nell’opera di formazione e progetti per i quali siamo aperti, volti alla crescita del nostro territorio attraverso quelle competenze sempre più professionali, capacità e attitudini specifiche”.

Significativo l’intervento del Dott. Iafrate responsabile scientifico del corso che afferma: “Arce è un luogo strategico per un corso di Criminologia. Da molti anni i riflettori sono puntati sul delitto Mollicone, notizie di questi giorni gli ulteriori sviluppi nelle indagini, la verità è vicina. Spero che questo delitto possa presto risolversi rendendo giustizia a Serena Mollicone e alla sua famiglia. Detto questo, la scelta di una location come Arce, è dovuta principalmente alla richiesta del Presidente della XV comunità Montana Gianluca Quadrini, il quale dopo il successo delle precedenti edizioni su Pisa, ha voluto che si realizzasse anche ad Arce. Un doveroso ringraziamento alla XV Comunità Montana e al suo Presidente ing.Quadrini, all'ordine degli Avvocati di Frosinone che ha accreditato questo Master con 15 crediti, alla Polizia locale, alla Misericordia di Roccasecca e al Suo Governatore Avv. Angela Caprio, al Dott. Ivano Reale, per il supporto tecnico nella realizzazione della scena del crimine. Un grazie a tutti i discenti e agli organi di stampa, ai fratelli Mario e Gabriele Di Rollo per le riprese televisive. Grazie all'Ente Formativo Afram di Pontedera compagno di viaggio in questa meravigliosa esperienza. Prossimo appuntamento all'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, sempre attenta ad eventi formativi di una certa importanza e grazie alla richiesta avanzata dall'associazione Primavera Studentesca.


Molti sono stati i giudizi positivi dei corsisti, particolarmente affascinati dal percorso formativo. L’Avv. Marta Polselli dichiara: “Il corso è stata un'esperienza unica, affascinante, entusiasmante. Vi è stata una sinergia tra organizzatori, discenti e docenti che ha reso un'osmosi tra teoria e pratica senza eguali. Per la professione forense questo corso è un completamento perché fa comprendere l'aspetto reale e pratico della 'scena del crimine'.

"Bellissima esperienza da condividere con i colleghi di Frosinone e Cassino -afferma l'avv. Emilia Gerardi- Un nuovo bagaglio da portare nella mia vita e soprattutto nella mia professione. Sorprendente il rapporto amichevole nato immediatamente tra i corsisti, alcuni da poco laureati e con tanti sogni. Il confronto con i più giovani, le relazioni con le altre esperienze formative e personali rappresentano una grande novità".

La dott.ssa Roberta Scappaticci aggiunge: “Spesso ci si chiede se è giusto o meno giudicare colpevole una persona che soffre di qualche disturbo e commette un reato. Proprio grazie al ruolo dello psicologo è possibile collocare il reo entro un quadro clinico - psichiatrico delineato, fornendo al giudice gli elementi necessari a decretare l’incapacità di intendere e di volere. Per portare un esempio: il disturbo bipolare provocato da alterazioni dell' umore. Il soggetto ora ludico e gioioso può scivolare verso un cupo pessimismo. Benché socievole e comunicativo, qualora viene contrastato può divenire irascibile, violento, giungendo persino alla fuga di idee e quindi non ricordando di aver commesso il reato".

"E’ stato un corso altamente qualificante formativo e pratico che evidenzia il diritto alla difesa nell'ottica del giusto processo, il ruolo 'attivo' del difensore nelle indagini investigative, la prova 'scientifica' ottenuta con l'ausilio di esperti di comprovata esperienza professionale e strumenti sofisticati. Il difensore lavora in squadra con il criminologo, il biologo, l'etmologo e il fotografo creando la 'sinergia'vincente' per la verità processuale corrispondente alla realtà dei fatti. Un nuovo ‘modus
operandi’ multidisciplinare consente di decidere serenamente e correttamente senza errori giudiziari sul presente e futuro dell'indagato/imputato per la giustizia 'certa' lungi da numerosi casi di persone innocenti detenute ingiustamente in carcere. Il corretto ed esaustivo svolgimento dell'incarico processuale è stato attuato nella simulazione della scena criminis, procedendo passo dopo passo dall'accesso in sicurezza al repertamento  delle tracce, delle cd. Fonti di prova, anche latenti, allo studio analitico della scena come 'madre dei dettagli', nel rispetto delle normative vigenti anche deontologiche per la piena utilizzabilità. E’ stato, infine, il commento dell'avv. Monica Mignanelli.

Arce, 17 giugno 2017




Ufficio stampa
Gianluca Quadrini
Presidente XV Comunità montana Valle del Liri


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