Questo territorio avrebbe bisogno di una politica industriale che manca da decenni nell’indifferenza generale, anche della politica. Qualche anno fa c’è stata la decisione di considerare una vasta zona della provincia come area di crisi complessa. Questo passaggio avrebbe dovuto determinare una serie di opportunità da utilizzare per convincere le imprese a venire ad investire in Ciociaria, creando naturalmente occupazione. Ora l’esperimento si ripropone anche per il sud del territorio.

Ma sarà tutto vano se non sapremo insistere sul terreno dell’attrattività. Per questo motivo riteniamo che l’approccio al ventaglio di opzioni contenuto nell’area di crisi debba cambiare.
Forza Italia propone una riunione a stretto giro di posta con tutte le associazioni di categoria, con i sindacati, con le forze sociali e con le istituzioni. Ma non per scrivere la solita inutile lista di buone intenzioni. No, l’obiettivo è arrivare ad una dettagliata definizione di azioni da compiere. Da mesi sentiamo parlare di interventi da effettuare nelle aree industriali del territorio: va benissimo, ma facciamoli. E facciamoli in modo coordinato e ultimativo.
Da anni è appeso il tema delle autorizzazioni ambientali: vogliamo risolverlo una volta per tutte? Oppure vogliamo continuare a parlarci addosso?
La sanità provinciale ha dimostrato di saper rispondere ad un’emergenza assoluta come quella legata al Covid. Poi però, appena si è tornati alla fase ordinaria, sono riemersi i soliti problemi. A cominciare dalla storica carenza di figure chiave, come per esempio gli anestesisti. Aveva ragione l’ex direttore generale Stefano Lorusso: il territorio ha bisogno di attrattività. La strada è questa. E gli amministratori locali devono decidersi a prendere in mano la situazione. Come hanno fatto alla Saf. Stesso approccio e identica determinazione servono per quanto riguarda la sanità e la gestione delle risorse idriche. Ma naturalmente la priorità è quella economica. E allora non si può non partire da un bilancio serio su quello che non si è ottenuto dal riconoscimento di area di crisi complessa di una vasta area del nord della provincia. Se poi pensiamo che a pochi chilometri di distanza verrà insediato uno stabilimento di Amazon, allora c’è da riflettere non poco. Forza Italia continuerà a battersi per provare a risvegliare una coscienza di classe dirigente della politica locale. Ma allo stesso tempo continuiamo a registrare un’apatia cieca da parte di chi non si rende conto che andando avanti in questo modo la Ciociaria non potrà avere alcun futuro. Svegliamoci.

 

 

Gianluca Quadrini,
vicecoordinatore regionale
e consigliere provinciale
di Forza Italia

 


Elezioni Regionali Lazio 12-13 Febbraio 2023

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