'Il rispetto delle norme, la rapida soluzione del problema, le scuse dell'amministrazione civica'.

Si muove su questi tre aspetti l'ultima iniziativa della minoranza consiliare di Arpino rispetto alla delicata questione della 'mensa scolastica' non ancora partita.

 

L'altro ieri nei locali dell'Istituto comprensivo Cicerone, davanti a centinaia di genitori da settimane infuriati per il mancato avvio del servizio, è venuta a galla la verità: da una parte il nuovo dirigente scolastico dal primo settembre scorso a capo del Comprensivo di Arpino, Fontana Liri e Santopadre. Dall'altro il Comune. Ed è stata proprio la preside a spiegare in una sala stracolma le motivazioni del mancato avvio della refezione scolastica. Tra queste le norme che regolano la materia, di fatto smentendo il sindaco Rea apparso in evidente difficoltà di fronte alle circostanziate ragioni espresse dalla dirigente.

'Il tentativo di scaricare colpe su altri – sostengono i consiglieri di opposizione Mauro Iafrate, Fabio Forte e Gianluca Quadrini – è stato smascherato dalla dirigente scolastica. Il Comune sapeva ed ha tentennato. Nel frattempo, dettaglio non trascurabile, ha risparmiato sulla quota parte per i pasti. Ma alla fine la verità viene sempre a galla. Ovunque la mensa è partita, ad Arpino no e così il paese ha rimediato l'ennesima pessima figura. Il rispetto delle leggi invocato più volte dalla preside non può non essere condivisa. In gioco c'è un servizio destinato a centinaia di bambini e adolescenti. Sorprende perciò la leggerezza di chi, al contrario, dovrebbe fare di tutto affinché le regole vengano rispettate. Per questo esortiamo l'amministrazione civica ad affrontare seriamente il problema ed a risolverlo in tempi rapidissimi rispettando ogni norma, senza ulteriori indugi, che non possono che prolungare i disagi ai genitori degli alunni. Amministrazione che dovrebbe intanto chiedere scusa alle famiglie loro malgrado coinvolte e danneggiate'.
UFFICIO STAMPA


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