<Zona franca urbana, si chiama così la soluzione alla depressione economica che attranaglia la nostra provincia ormai da troppi decenni. Il resto sono soltanto chiacchiere foriere del nulla>. Ne è convinto il consigliere provinciale Gianluca Quadrini, capogruppo di Forza Italia, all'indomani dell'insediamento della squadra di lavoro per l'area di crisi complessa della provincia di Frosinone. <E' trascorso inutilmente un altro anno e il presidente Pompeo continua a fare soltanto proclami.La dimostrazione che ho ragione sta nel fatto che ci vorrà ancora un anno, stando a quanto annunciato e solo se tutto andrà per il verso giusto, prima che venga definito l'accordo di programma>.

Così Quadrini bolla questa che definisce <una operazione volta soltanto a gettare fumo negli occhi dei cittadini ma che alla fine non porterà a nulla>. E torna a sostenere a gran voce che <è ora di fare>.
<La soluzione - spiega il capogruppo azzurro - sta nell'attuazione delle zone franche urbane. Uno strumento nato per arginare la crisi economica, proposto anche dall’onorevole Flavio Tanzilli per la città di Sora durante l’esecutivo Berlusconi, ma mai attuato dal suo successore Monti>. Quindi si rivolge ai rappresentanti parlamentari del territorio invitandoli a <istituire il disegno di legge che prevede l’attuazione della zona franca urbana su comuni della provincia di Frosinone, per favorire lo sviluppo di piccole imprese delle aree a rischio le quali potranno usufruire di esenzioni dal pagamento delle imposte su redditi, Irap, imposta sugli immobili e contributi sulle retribuzioni da lavoro. Una cosa non da poco in un territorio ad alta crisi industriale e commerciale come il nostro>.
<Ho sempre preferito i fatti alle parole - afferma il consigliere azzurro - Le azioni di defiscalizzazione da intraprendere riguardano nel dettaglio i punti cardine seguenti: l’esenzione totale per cinque anni dalle imposte sui redditi, del 60% dal sesto al decimo anno di attività, del 40% per l’undicesimo e il dodicesimo, del 20% per le successive due annualità; l’esenzione per cinque anni dall’Irap fino alla concorrenza di 300 mila euro del valore della produzione netta; l’esenzione per cinque anni dall’Ici; l’esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente per cinque anni e nei limiti di un ammontare massimo di retribuzione, con riferimento ai contratti a tempo indeterminato e a tempo determinato di durata almeno annuale. Anche per i contributi previdenziali, al termine dei cinque anni scatta l’esonero con la stessa progressione prevista per l’esenzione dalle imposte sui redditi>.

Gianluca Quadrini
Consigliere provinciale capogruppo di Forza Italia


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