Come sappiamo, dal 1 settembre 2017 il direttore dello stabilimento Industria Difesa Propellenti di Fontana Liri ha disposto il blocco della produzione di polvere da sparo e nitrocellulosa, che rappresentano il cuore produttivo dell’azienda. Da ieri, c’è un'ulteriore novità: anche la produzione dell’energia elettrica è stata bloccata. Fatto grave, visto che l’azienda fontanese era in grado di autoprodurre energia grazie alla centrale idroelettrica con tre turbine presente, e addirittura vendere l’eccedenza prodotta all’Enel. Parliamo di cifre annuali importanti e non di poco conto. Il 2010 è risultato essere l'anno record in quanto a produzione di energia elettrica, poiché ha toccato i 21 milioni di kilowatt prodotti, che moltiplicando per 0,13 a kWh fa quasi 3 milioni di euro. E’ chiaro che se non si produce, ma addirittura si toglie guadagno, si crea una perdita irreparabile e le prospettive di tener aperta l’azienda si riducono drasticamente.


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