Il Ministero dell’Istruzione, Università e ricerca e il ministero del lavoro, salute e politiche sociali hanno inviato da tempo agli assessorati scolastici regionali e a tutti i dirigenti scolastici, le raccomandazioni del Consiglio Superiore di Sanità. In particolare i chiarimenti riguardano tali punti:il peso dello zaino non superi un “range” tra il 10 e il 15 per cento del peso corporeo. A tal proposito è però utile ricordare altre variabili di rilievo quali la massa muscolare dello studente, la struttura scheletrica, il tempo e lo spazio di percorrenza con il carico dello zaino sulla spalle;per una proficua prevenzione delle rachialgie in età preadolescenziale e adolescenziale è necessario inserire la corretta gestione del peso dello zaino all’interno di una più ampia educazione alla salute e alla promozione di corretti stili di vita;a studi pubblicati risulta esistere una discreta variabilità sul peso trasportato da diversi studenti della stessa classe: questo implica una necessaria educazione all’essenzialità organizzativa del corredo scolastico da parte dei docenti e un maggior impegno in materia da parte delle case editrici di testi scolastici.

Il peso eccessivo è causa di disagio fisico, che influisce sulla postura, sull’equilibrio, sulla deambulazione, anche se non sembra ancora scientificamente provato che influisca in maniera determinante su deformità vertebrali, mentre ci sono aspetti, quali ad esempio le rachialgie dell’età evolutiva, che meritano ulteriori approfondimenti.

A tal riguardo interviene il consigliere provinciale capogruppo di Forza Italia e presidente della XV Comunità montana ing. Gianluca Quadrini che anche in veste di docente della Scuola secondaria di II grado dichiara:” Il problema non è affatto nuovo e viene puntualmente riproposto ogni anno. Spesso, però, cade nel dimenticatoio nel giro di pochi giorni. E’ importante infatti non trascurare i danni che questo provoca alla loro struttura corporea e muscolare, spesso, ancora in via di sviluppo. Non è difficile vedere, per strada o all’uscita di una scuola, bambini e adolescenti che sembrano non farcela, piegati sotto il peso dei libri e degli altri numerosi accessori che servono oggi ad affrontare l’impegno scolastico. In effetti il numero dei testi ed il loro volume si sono accresciuti notevolmente negli ultimi anni. Oltre ai dovuti accorgimenti sarebbe opportuno rimediare con provvedimenti tra i quali la novità già adottata da alcune scuole quella della rivoluzione digitale. Un provvedimento che non solo farà bene agli alunni in termini salutistici ma anche alle famiglie e allo Stato in termini di costi. Si tratta di una piattaforma dove trovare (quasi tutti) i libri delle scuola italiane adottati dai professori dalle elementari alla maturità”.

Ufficio stampa

Gianluca Quadrini