Arce, 9 settembre 2017. “Da diversi giorni lo stato del fiume Liri preoccupa a causa di diversi sversamenti di sostanze inquinanti che sprigionano schiuma bianca e cattivi odori. Non è la prima volta che questo accade, provocando tra l’altro una morìa di pesci e trote, che ormai galleggiano in superficie, in particolare nella zona di Isola del Liri e Sora. Occorre intervenire quanto prima per scongiurare un disastro ambientale ed ecologico che potrebbe mettere in serio pericolo la salute dei residenti”. E’ quanto denuncia il presidente della XV Comunità montana Valle del Liri e consigliere provinciale capogruppo di Forza Italia Gianluca Quadrini che recepisce l’allarme lanciato ieri dall’ex presidente della Comunità montana Valle Roveto l’amico Marcello Di Cesare che parla di una ‘situazione non più accettabile’ anche per il territorio abruzzese dove il fiume nasce ‘le cui acque sono state inquinate diverse volte ma nessuno sa da chi’. L’auspicio è che stavolta l’intervento dei Carabinieri possa portare a capire da dove siano partite tali sostanze.

"Il fiume Liri è troppo spesso oggetto di disastri ambientali e stavolta è necessario procedere ad analisi approfondite per capire la natura di questo inquinamento perchè se è vero che origina dalla Valle Roveto il suo corso diventa protagonista assoluto dell’intera Media Valle del Liri facendo dove il fiume appare molto sporco e colmo di melma tra l’altro. L’appello che rivolgo alle istituzioni locali, provinciali e regionali sia del Lazio che dell’Abruzzo coinvolgendo anche associazioni ambientaliste nell’ottica di una collaborazione intraterritoriale è quello di intervenire con un tavolo urgente per la risoluzione del caso e la messa in sicurezza del fiume Liri e del territorio della Valle del Liri e di quella di Roveto. La salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio fluviale del Liri non devono assolutamente essere in alcun modo trascurati. E’ in gioco la salute di tutti, cittadini, fauna ittica e territorio”.

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Gianluca Quadrini