Si terrà domani 5 luglio la manifestazione indetta da Coldiretti insieme ad un'inedita alleanza con varie organizzazioni in Piazza Montecitorio a Roma contro il Ceta, il Trattato di libero scambio Ue-Canada. Nonostante le rassicurazioni sul riconoscimento di alcuni prodotti tipici insufficienti per numero, il timore è che il trattato possa rivelarsi un drammatico via libera alle multinazionali che in questa maniera sovrasterebbero gli interessi della piccola-media impresa italiana, già vittima di crisi economiche. A scendere in campo in difesa degli agricoltori italiani ma soprattutto ciociari è il capogruppo di Forza Italia in Provincia di Frosinone e Presidente della XV Comunità montana ing. Gianluca Quadrini per il quale l’accordo del Ceta se approvato, rappresenta un serio pericolo per il futuro economico del mondo produttivo agricolo, nonché per l’ambiente la salute e le piccole e medie aziende che lavorano con passione e competenza per difendere il nostro Made in Italy.

Ritengo sia fondamentale frenare un trattato che minaccia pesantemente la nostra migliore agricoltura poiché mette a grave rischio il settore agroalimentare, -dichiara il capogruppo azzurro in Provincia Quadrini- già debilitato a causa della incontrastata importazione di prodotti ritenuti più ricchi di proteine anche se non sappiamo a quale prezzo per l’ambiente e per la salute”

Facendo un esempio i produttori canadesi che tra l’altro rispettano meno regole e utilizzano più prodotti chimici potranno utilizzare il termine Parmesan, ma anche produrre e vendere Gorgonzola, Asiago e Fontina, mantenendo una situazione di ambiguità che rende difficile ai consumatori distinguere il prodotto originale ottenuto nel rispetto di un preciso disciplinare di produzione dall’imitazione di bassa qualità. “Si crea così una concorrenza sleale nei confronti del vero Made in Italy in cui perde l’agricoltura italiana che ha fondato sulla distintività e sulla qualità la propria capacità di competere Un vero e proprio smacco alle eccellenze del nostro territorio”. Il trattato riconosce tra l’altro solo una minima parte dei prodotti tipici italiani. Gli altri potranno essere imitati, riprodotti, messi in commercio da chiunque vorrà ricavarci un business proprio. “Il tutto a danno quindi dei nostri produttori”-conclude Quadrini.

Frosinone, 4 luglio 2017

Ufficio stampa

Gianluca Quadrini

Capogruppo Forza Italia Provincia Frosinone

Presidente XV Comunità montana