La presenza di distretti industriali manifatturieri con Fca, indotto auto, marmo, carta, ceramica e “area interna” della Valcomino sono tali da rendere sempre pesante l’ipotesi Roccasecca, visti e considerati i requisiti previsti del protocollo per la realizzazione della stazione Tav siglato da Regione Lazio e Ferrovie dello Stato. Emerge dalla lettura della delibera della giunta Zingaretti con annessa intesa: entrambe sono state pubblicate ieri sul bollettino ufficiale della Regione Lazio.


La genericità dell’atto di giunta e del protocollo non spegne quindi le speranze del Cassinate. Il documento punta a “promuovere la collaborazione volta a valutare la realizzazione di una nuova fermata AV sulla tratta Roma-Cassino”. In tutto il documento non si fa cenno alla loca- lizzazione della stazione a Ferentino. Elemento di grande rilievo per coloro che ritengono che sia ancora possibile localizzare l’infrastruttura nella tratta Cassino-Roccasecca. Il protocollo si rifà all’Accordo Quadro 2018-2023 tra Regione Lazio e Rete Ferroviaria Italiana, sottoscritto il 22 febbraio 2018, strumento necessario per determinare le reali esigenze di mobilità del territorio.


Interviene sulla questione Tav Gianluca Quadrini, consigliere provinciale presidente del gruppo FI e vice coordinatore regionale FI, nonchè commissario dell'ente montano che spiega:"Ho atteso un po' prima di esprimere il mio pensiero sulla questione TAV. Ad una della prime riunioni fatte con RFI-TRENITALIA alla sede centrale di Roma, con l'avv. Giuseppe Sacco, Sindaco di Roccasecca, il Vice Presidente della Banca Popolare del Cassinate Prof. Vincenzo Formisano, il Magnifico Rettore dell'UNICAS Prof. Ing. Giovanni Betta e l'allora Presidente del Cosilam On.le Mario Abbruzzese, io rappresentavo sia la XV Comunità Montana che la Provincia di Frosinone alla presenza di dirigenti e tecnici di RFI. La realizzazione della fermata ciociara della Tav a Roccasecca/Cassino (territorio baricentrico tra Roma e Caserta), sembrava una vera e propria chimera. Pian piano, con lo studio di fattibilità messo in piedi dall'Università di Cassino con i tecnici di RFI ed il supporto economico della Banca Popolare del Cassinate ed il nuovo impulso dato anche in Regione Lazio dal nuovo Presidente del Cosilam e del Parco dott. Marco Delle Cese, che ha coinvolto molti Stakeholder del territorio, si stava procedendo verso la definitiva attuazione dell'idea che all'inizio sembrava semplicemente un sogno. Ringrazio fortemente tutti gli attori che hanno fatto si che tale sogno sembri stia diventando realtà sicuramente di sviluppo per il nostro territorio oltremodo penalizzato da una grosso spopolamento, però devo registrare, con rammarico, che la mission del "sogno" iniziale è venuta meno, spostando a Ferentino, e quindi nord Ciociaria, tale ipotesi di fermata TAV. "Nulla questio", anzi, ripeto, benissimo la fermata TAV in Ciociaria, però aveva più logica se fosse stata al centro della Ciociaria (ecco perché Roccasecca era baricentrica anche con un'eventuale fermata dell'Autostrada A1).
A questo punto, vista la genericità dell’atto di giunta regionale e del protocollo spero che si realizzi al più presto questo "sogno" affinchè venisse ascoltata, almeno questa volta, la voce del sud della Ciociaria, con la fermata sulla tratta Roccasecca-Cassino.
Anche perchè questa parte del frusinate è ormai diventata solo terra di conquista per i voti e di abbandono per gli interessi collettivi. Mi auguro che presto verrà anche il turno dei cittadini del sud ciociaro e noi politici continueremo a lavorare tutti per una ciociaria unita ed una provincia più forte di prima."

 

Ufficio stampa
Gianluca Quadrini
Consigliere provinciale presidente gruppo Forza italia
Commissario XV Comunità Montana Valle del Liri