Le conseguenze di ogni evento traumatico-calamitoso sono di natura collettiva e abbracciano diversi ambiti, da quello sociale a quello emotivo, ma le pesanti ricadute di tipo economico piombano in particolare, e più di altre, sulla testa di alcune categorie specifiche. Distributori all’ingrosso, titolari di esercizi pubblici, bar e ristoranti, attività commerciali in genere, si trovano così ad affrontare una situazione di emergenza nell’emergenza in una dicotomia di preoccupazioni distinte: quella sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus e quella economica dovuta alla chiusura improvvisa delle attività, tra perdite economiche dirette e indirette.

 

Sulla questione, il vice coordinatore regionale di Fi e presidente del gruppo azzurro in provincia Gianluca Quadrini afferma:” Questo è un problema importante che si verificherà a breve nel settore di distribuzione all’ingrosso e degli esercizi pubblici. I prodotti che sono in deposito e rimasti esposti nei bar e nei negozi, ad oggi chiusi per l’epidemia , a breve scadranno. Il danno che subirà la categoria sarà enorme, se non ci saranno urgentemente adeguate misure da parte dello Stato. Per questo chiedo una proposta di intervento finanziario, a copertura delle merci scadute al momento della riapertura per fine emergenza.

Parliamo di un tracollo economico che non riguarda solo l’aspetto fiscale ma anche la merce già acquistata. Prodotti freschi ed in particolare prodotti dolciari Pasquali come uova di cioccolato e colombe stanno per deteriorarsi. Molta merce confezionata, patatine piuttosto che snack dei generi più disparati, scadranno tra qualche settimana mandando in fumo migliaia e migliaia di euro.” Insomma una micro-impresa tra perdite dirette e indirette da tutelare subito.

 

Ufficio stampa