Sul disegno di Legge Cederna del 91’ che ha istituito in Italia le aree protette, ora in discussione alla Camera, il Presidente della XV Comunità montana Gianluca dichiara:” Questa è una legge che include 23 parchi nazionali e 530 comuni piccoli e montani. Le modifiche degli articoli sicuramente intimoriscono i residenti dei paesi il cui territorio ricade all’interno del parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, poichè andranno ad incidere fortemente sulla loro vita e di chi quelle zone le frequenta".

Secondo il Presidente Quadrini, infatti, la modifica viene vista come una semplificazione e un decentramento utile a conferire ai parchi più sovranità sui beni demaniali e più competenza sulla gestione della fauna, ma mira ad abbassare la tutela nazionale a livello localistico e dà più spazio ai partiti nel governo dell’ambiente, mentre gli enti locali perdono peso sull’esercizio della caccia. ”La riforma così come prevista –afferma Quadrini- non fornisce ai parchi gli strumenti per affrontare le sfide che il cambiamento climatico impone a chi deve tutelare e frenare la perdita di biodiversità. Non dà neppure indicazioni sul consumo di suolo né una spinta alla crescita dell’agricoltura biologica nelle aree protette”

“E’ necessario rilanciare i nostri parchi attraverso politiche innovative e strumenti adatti che li proiettino verso il futuro. Gestire la biodiversità, preservare l’agricoltura e la filiera agroalimentare: solo così si tengono in vita e si rivitalizzano i nostri territori montani. I parchi e con essi i territori montani devono essere sempre di più l'elemento qualificante dell'assetto del territorio del nostro paese”.- conclude il Presidente Quadrini.

Arce, 31 marzo 2017


Ufficio stampa
Gianluca Quadrini
Presidente XV Comunità montana Valle del Liri