Una scala in calcestruzzo, ben sette scalini in tutto “arredati” da una ringhiera in ferro e legna è comparsa in questi giorni, ed oggi scomparsa, a prosecuzione della scala naturale esistente ed in pietra risalente ai secoli scorsi tramite la quale si raggiunge la Torre impropriamente detta di Cicerone, a poche decine di metri dall’Arco a Sesto Acuto, nel pieno del sito archeologico del borgo di Civitavecchia ad Arpino.

Sulla questione che ha provocato indignazione tra la maggior parte della popolazione interviene anche il consigliere di opposizione Gianluca Quadrini che si dice pronto a presentare denuncia e che afferma: ancora uno scempio questa volta fuori da ogni logica amministrativa, ma soprattutto un'offesa ancora una volta fatta alla storia della città di Arpino alla sua Acropoli famosa e ovviamente ai cittadini stessi dall'amministrazione e dal sindaco Rea che continuano a dimostrarsi indifferenti al bene del paese. Per questo presenterò domani esposto al Comando dei Carabinieri e alla Sovrintendenza dei Beni culturali, nonché denuncia alla Procura della Repubblica, affinché sia fatta quanto prima chiarezza sulla vicenda e sull'esistenza di autorizzazioni, compatibili con il sito".

Ufficio stampa
Gianluca Quadrini
Consigliere comunale Capogruppo consiliare Con Quadrini sindaco