La percentuale raggiunta dal partito Noi con l’Italia in provincia di Frosinone in questa tornata elettorale regionale è stata tra le più alte in Italia raggiungendo ben il 4,36% rispetto alla media dell’1,3% nazionale. Sulla vicenda interviene il capogruppo di NcI Gianluca Quadrini che con le sue 4365 preferenze ottenute nella corsa al consiglio della Regione Lazio non ha potuto ottenere un posto andato invece ad un consigliere regionale in NcI a Roma seppur con circa 700 voti in meno: ”Quello che sta accadendo dopo i risultati di queste elezioni sembra inverosimile. Questa legge elettorale scritta dal Pd per vincere, ma che invece lo fatto perdere, è un paradosso vero e proprio. Certamente senza i voti portati da noi qui a Frosinone nessuno nelle file di NcI sarebbe stato eletto, con il rischio per il partito di non avere alcun rappresentante in Regione. Davvero grave”.

Del resto il costituzionalista Alfonso Celotto, interpellato sulla costituzionalità della nuova legge elettorale con cui abbiamo votato quest’anno nel Lazio, ha detto con chiarezza che quella noma non sta in piedi. “Questa legge –rimarca Quadrini- prevede un premio di maggioranza che è paradossale quanto inutile, in grado di distorcere la rappresentatività del voto con un sacrificio sproporzionato rispetto al legittimo obiettivo. Senza dimenticare che abbiamo avuto pochissimo tempo, cinque settimane sono state davvero nulla. Sarebbe bastato un pò più di tempo per permettere al nostro partito di ottenere più visibilità attraverso proposte e idee di cui è ricco e quindi più consensi, non solo in Ciociaria ma in tutto il Paese”.

Dalle parole di Quadrini si evince chiaramente che nonostante l’ottimo lavoro portato avanti in Ciociaria dal partito di Nci resta comunque l’amarezza della sua mancata elezione anche avendo ottenuto il numero maggiore di preferenze in tutto il Lazio.

Ufficio stampa

Gianluca Quadrini