Il momento politico è delicato e decisivo. Credo che sia fondamentale agire di conseguenza alle scelte che si sono fatte. Chi ha deciso di lasciare Forza Italia per intraprendere un percorso diverso in Cambiamo di Giovanni Toti dovrebbe, per coerenza e chiarezza, dimettersi dai ruoli che ha occupato e occupa in virtù della passata militanza negli “azzurri”.


E’ il caso, per esempio, di Danilo Magliocchetti, membro del consiglio nazionale Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) in quanto consigliere comunale di Frosinone di Forza Italia. A mio avviso dovrebbe effettuare un passo indietro. C’è già un precedente peraltro. Quando Maria Paola D’Orazio decise di lasciare il Pdl, quello stesso tipo di ruolo venne messo a disposizione. Un passo indietro di Danilo Magliocchetti da membro del consiglio nazionale dell’Anci sarebbe un atto di grande coerenza, che apprezzeremmo tutti.
Qualche giorno fa il senatore Claudio Fazzone, coordinatore regionale degli “azzurri”, aveva chiesto analogo passo a Mario Abbruzzese relativamente alla carica di presidente del Cosilam.
Non si può decidere di “strappare” con un partito e però rimanere sulle poltrone occupate grazie alla militanza in quel partito. Non si può. Volutamente non mi sto riferendo ad altre cariche, quelle elettive vere e proprie. Perché so perfettamente che quando si diventa consigliere regionale, provinciale o comunale, indipendentemente dal tipo di sistema elettorale, si ottengono dei voti e delle preferenze anche personali. Mi sto riferendo a cariche che derivano da quei ruoli che si ottengono invece grazie ai partiti. Ecco perché chiedo a Danilo Magliocchetti di lasciare il posto all’Anci.

 

 

Gianluca Quadrini,
vicecoordinatore regionale
e consigliere provinciale
di Forza Italia