In realtà in politica (e in caciara) la stanno buttando il presidente della Saf Lucio Migliorelli e i vertici del Partito Democratico. Noi stiamo portando avanti un ragionamento per il territorio, cercando di coinvolgere gli amministratori locali indipendentemente dalla loro appartenenza ad un partito piuttosto che ad un altro. Parlo naturalmente della questione dei rifiuti di Roma. Non abbiamo bisogno delle “lezioncine” che ogni giorno provano a darci. Il fatto che gli scarti del trattamento vadano a Colle Fagiolara, quindi a Colleferro, quindi fuori dalla provincia di Frosinone, non toglie nulla alla gravità della scelta. Invocare la solidarietà per un’emergenza che si manifesta sistematicamente ogni anno a luglio, non c’entra nulla con la gravità della scelta. Ricordare che la provincia di Frosinone chiude il ciclo dell’immondizia al proprio interno c’entra ancora meno con la gravità della scelta. Stesso discorso per gli aspetti economici derivanti dal trattamento dei rifiuti provenienti da altri Ato.


La gravità della scelta consiste nel considerare questa provincia come sempre disponibile a farsi carico dei problemi derivanti dalla incapacità amministrativa della sindaca di Roma Virginia Raggi. E anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha le sue responsabilità: perché non viene scelta una nuova discarica per Roma? Perché si arriva sempre a dover gestire un’emergenza che tale non è perché sistematica e quindi prevedibile? Confermo quanto detto nei giorni scorsi: “Il ragionamento che si vuole far passare è che quasi non c’è alternativa al fatto che la Ciociaria sia la discarica di Roma”. Perché di questo si tratta. Presentare ricorso al Tar contro l’ordinanza è una risposta amministrativa. Sul piano politico il presidente della Saf Lucio Migliorelli e i leader del Pd Francesco De Angelis e Mauro Buschini fanno questo ragionamento: “C’è la firma di Zingaretti, che facciamo, lo sfiduciamo noi?”.
Noi rispondiamo che è venuto il momento di alzare la testa, tutti. Come sindaci, consiglieri comunali, amministratori di questo territorio. Proprio perché la Ciociaria rispetta il ciclo dei rifiuti, le furbate dell’immondizia di Roma come eterna emergenza vanno respinte al mittente. Sappiamo pure noi che l’argomento non è all’ordine del giorno dell’assemblea dei soci della Saf. Ma in quella seduta si parlerà di conto consuntivo e di aumento di capitale. Scelte importanti e propedeutiche per i nuovi investimenti annunciati e finalizzati alla trasformazione dell’impianto di Colfelice a Fabbrica delle Materie. Dire noi ai rifiuti di Roma è un atto di civiltà e di rispetto del territorio. Se per farci sentire sarà necessario votare no al conto consuntivo e all’aumento di capitale, lo faremo.
La Ciociaria non è la pattumiera di Roma. Basta.

 

Gianluca Quadrini,
Vicecoordinatore regionale
e Consigliere provinciale
di Forza Italia